I ragazzi del Garbin di Thiene alla scoperta di Umberto Matino

Il 25 gennaio le classi prime e seconde del Garbin di Thiene, in lizza per il concorso Bravo chi legge, hanno incontrato lo scrittore Umberto Matino, di cui hanno letto l’opera prima “La valle dell’orco”, romanzo giallo ambientato in una contrada persa e un po’ “roversa” dell’alto vicentino. E’ stato un momento speciale per i ragazzi che sono arrivati all’incontro “super attrezzati”, con il romanzo in mano, pieni di domande e curiosi di conoscere l’autore, di sapere da lui i particolari, di sentire dalla sua viva voce i retroscena del romanzo. Il dialogo tra l’autore e i giovani lettori è stato molto ricco e animato. Il ventaglio degli argomenti toccati da Matino si è aperto sulla struttura del racconto, sui “trucchi” utilizzati per creare i personaggi e si è andato man mano concentrando sul popolo cimbro, in particolare sulle “tracce” che questo popolo ha lasciato nel nostro presente, pur avendone noi perso la percezione profonda. All’immancabile domanda degli studenti “Ma la Romilda che fine ha fatto?” l’autore ha rilanciato con una sfida, che è poi il bello che ti resta quando sei arrivato alla fine di una narrazione, rispondendo con un sorriso: “Beh io vi ho passato la palla: a voi il prossimo calcio all’immaginazione!”. Matino è decisamente un grande!

Monica Roberta Carli





Quotidiano in classe – Thiene

“Quotidiano in classe”

Oggi leggiamo i quotidiani con l’obiettivo di lavorare sulla “Giornata internazionale contro la violenza sulle donne”. Le studentesse  della 4APTH sono molto serie nella loro ricerca. Così fin da subito “saltano fuori” sia dal Giornale di Vicenza sia dal Corriere della Sera, diversi articoli su questo tema. Un tema attualissimo, scottante che coinvolge e suscita in classe molte reazioni, tra domande, idee, proposte.
Le studentesse della 4AP leggono con attenzione, parlano, discutono e alla fine dicono con forza  “NO” alla violenza, qualunque essa sia, ma soprattutto “NO” alla violenza sulle donne!

CLASSE 4AP

La prof. Monica R. Carli in classe 4^APTH


Classe 3AM

#203

Incontro con l’autrice Amani El Nasif

Amani El Nasif1CC
Nel leggere il romanzo “Siria mon amour” “ti” commuovi, “provi” sentimenti di ogni genere. Amani riesce a “farti” immedesimare nella sua storia, bellissima e toccante. Averla incontrata è stata un’esperienza intensa: una persona forte che ha combattuto per molto tempo contro i suoi familiari. Lei non ha mai perso le speranze, nonostante si trovasse in una situazione difficile e pericolosa. Amani si sentiva chiusa in una stanza di vetro che si stringeva attorno a lei sempre di più, ma è riuscita ad uscirne. Il suo libro insegna a non arrendersi mai, a credere in se stessi,perché solo con la forza della volontà e con tanto amore si può ottenere tutto.
Mai perdere la speranza, mai arrendersi, mai pensare di non farcela, perché tutto è possibile.
Abbiamo imparato a vedere la vita da una prospettiva diversa. Amani è una persona semplice e trasparente, con la sua delicatezza ci ha accompagnato nella sua storia e ci ha fatto capire come si sentiva. Ora c’è una parte di lei in noi che porteremo avanti.

4CC
Positività verso la vita.
Un bellissimo sorriso ha raccontato una serie di disavventure.
Il coraggio di raccontare la propria storia e le emozioni provate.
Con tanta forza si è costruita una nuova famiglia ed ha perdonato i suoi genitori.
L’amore che si prova per il proprio paese, la Siria, una terra che l’ha segnata per sempre.
Il suo atteggiamento positivo le ha permesso di crescere, migliorarsi e portare una testimonianza alle altre persone.

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E’ stato toccante ascoltare il dolore che ha vissuto Amani, una ragazza ammirevole, perché grazie alla sua esperienza abbiamo capito l’importanza della libertà e del rispetto.
Si è dimostrata un’ottima persona quando ci ha raccontato che ha chiamato suo padre perché potesse vedere sua figlia. Dopo tutto quello che ha passato a causa sua, lei è riuscita a perdonarlo grazie al suo buon cuore; non sarebbe riuscita a fare diversamente, perché è suo padre.
Dal nostro punto di vista è una persona con una grande forza di volontà che ha saputo mostrare nei momenti più brutti della sua vita.
Nel suo libro ha spiegato la condizione delle donne in Siria, dove la libertà non è una cosa scontata come nel nostro paese.
La sua storia ci ha colpiti per il fatto che eventi del genere possono succedere anche a persone vicine a noi, che abitano non lontano da noi.
Ha dato l’impressione di essere una persona molto ottimista, perché non ha mai smesso di desiderare la libertà.
Ci ha fatto capire che basta volere intensamente una cosa perché essa accada.


Amani El Nasif all'IPSIA GarbinL’incontro con la scrittrice siriana Amani El Nasif, si inserisce all’interno del progetto della scuola “Identità in movimento”, articolato in una serie di incontri e di esperienze che hanno come obiettivo quello di abbattere gli stereotipi legati all’immigrazione, stimolare la riflessione per una presa di coscienza sulla vita quotidiana della società che si struttura a partire dal contatto con realtà diverse e che dà vita ad un’identità sociale e individuale nuova e multiforme; sollecitare l’attenzione e la conoscenza del contesto sociale in cui la scuola è inserita; educare alla legalità, alla corresponsabilità, invitare alla riflessione sulla pace e collaborazione sociale, favorendo comportamenti solidali e attenti e promuovendo atteggiamenti di collaborazione di gruppo e integrazione.


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