Progetto “GenerAzione Z: tempesta di cervelli”


La sera del 2 dicembre 2019, presso il Teatro comunale di Thiene, si è tenuta la premiazione del progetto “GenerAzione Z: tempesta di cervelli” promosso da Confartigianato Imprese Vicenza, a cui hanno partecipato la classe 4ACTH dell’Istituto Professionale Ips Garbin e la 4ACLA del Liceo Corradini di Thiene.
Tale progetto, volto ad approfondire i temi dell’innovazione e dell’imprenditorialità attraverso la “contaminazione” di idee e di stili, consisteva nell’ideazione, nell’esecuzione e nella presentazione di una soluzione originale e vincente sotto forma di prodotto o di servizio da inserire nel mercato, a partire da un problema percepito come tale dalla comunità.

Le due classi hanno preso parte a una serie di incontri laboratoriali tenuti in Villa Fabris, attraverso cui, consigliati da giovani imprenditori e affiancati da alcuni esperti del Contamination Lab dell’Universtià di Trento, hanno perfezionato e dato vita alle loro idee, che al termine dell’esperienza hanno presentato ad una giuria di esperti.

Al primo posto, sul podio è salito Mybus, un’applicazione che permette di localizzare l’autobus da prendere, il numero di passeggeri presenti in una determinata corsa e gli orari delle corriere successive. Anche le altre sei idee sono state accolte con entusiasmo e hanno suscitato l’interesse dei presenti: classificato al secondo posto, Digidesk, ossia un banco interattivo contenente libri digitali e programmi come Excel e Word, per sostituire i libri cartacei e per diminuire oltre l’impatto ambientale anche il peso in cartella; Plastic Machine, una macchina da collocare all’interno dei supermercati che raccoglie bottiglie di plastica, offrendo in cambio un buono sconto (riciclabile!) da poter utilizzare nel supermercato interessato e World Online, un’applicazione che permette di essere sempre aggiornati sugli eventi culturali che si svolgono in una determinata città, che si sono aggiudicati il terzo posto ex equo; Pill Timer, un braccialetto rivolto principalmente agli anziani che, mediante l’emissione di un suono, ricorda alla persona che lo possiede di prendere le medicine, illuminandosi dello stesso colore della scatola del farmaco da assumere; Keep Calm, un’applicazione “anti stress” che propone delle attività da poter svolgere quando si è eccessivamente tesi o sotto pressione, in modo tale da rilassare la mente; e, infine, DRV, un dispositivo utile per la sicurezza dei motociclisti da collocare nel cruscotto delle moto, che permette di avere la visuale della strada retrostante attraverso una webcam.
Al termine della premiazione, il palco del Teatro di Thiene ha avuto l’onore di ospitare il celebre psichiatra e sociologo Paolo Crepet, che con sferzante ironia ha chiarito al pubblico e ai ragazzi delle superiori la sua personale visione relativa alla tematica dell’imprenditorialità, ribadendo la necessità per le nuove generazioni di alimentare il fuoco della passione in qualsiasi attività svolgeranno nella vita, di aprirsi al mondo, di uscire dai propri confini geografici e culturali, di tessere relazioni vere, reali e arricchenti fuori dalla rete social che avviluppa le idee rendendole stagnanti, perché, come lo stesso sociologo sostiene, “le idee geniali non si trovano nel computer, ma vanno inserite, semmai, nel computer!”.

Il Dottor Crepet ha concluso il suo intervento, tra gli applausi dei presenti, ricordando l’importanza della classe docente nell’educazione e nell’istruzione dei giovani nel processo di apprendimento, che, con un’abile e ardita metafora, ha paragonato al processo di impollinazione: l’insegnamento che porta al ragionamento critico, corroborato dalla conoscenza e dalla cultura, produce fiori e semi, fecondando i terreni più inaspettati e meno attesi.

Autrici: Melissa Fuga e Elena Mette di 4ACTH.
Le docenti che hanno seguito il progetto sono: Valentina Salomoni Rigon e Lara Buzzolan

Costruiamo l’Europa tra i banchi di scuola

Un modello di automobilina a energia solare con il progetto Erasmus plus

Dal 20 Gennaio al 24 Gennaio, l’Istituto Professionale “G.B. Garbin” di Schio ospiterà 13 studenti e 5 insegnanti francesi del Lycée général et technologique de Mirepoix, una cittadina francese nella regione dell’Occitania, vicino a Tolosa. Si tratta del secondo incontro internazionale del progetto “Energy Universal Language of Sun”, finanziato dal programma Erasmus plus 2014-2020.
Desidero sottolineare come l’incontro sia un’occasione preziosa e importante per dare ai nostri studenti uno sguardo internazionale sia dal punto di vista culturale che professionale. Infatti, i rispettivi studenti staranno insieme per lavorare sulla realizzazione e messa a punto di una macchinina ad energia solare, che permette di mettere in pratica le competenze e le abilità maturate durante questi primi anni di scuola ad indirizzo professionale. Il progetto, che prevede il coinvolgimento maggiore delle classi dell’indirizzo manutenzione – opzione mezzi di trasporto -, coinvolge più indirizzi della scuola. Hanno lavorato i ragazzi di quarta dell’indirizzo servizi commerciali, opzione promozione commerciale e pubblicitaria, e le studentesse dell’indirizzo moda.
L’arrivo del gruppo francese è previsto per Domenica 20 gennaio al pomeriggio. Dopo i saluti e una breve accoglienza, i ragazzi francesi sono stati accompagnati nelle case delle famiglie degli studenti del “Garbin”.
Lunedì mattina giornata a scuola per i saluti ufficiali con la Dirigente Scolastica alle ore 8.15, visita degli ambienti della scuola poi al lavoro in aula magna per una reciproca presentazione, poi per la scelta del logo ufficiale del progetto e per prendere le misure per le casacche che la classe moda della sede di Thiene del “Garbin” ha preparato come divisa per la gara che si terrà in Francia. La casacca sarà di colore rosso, per omaggiare la Ferrari. Al pomeriggio, lavoro per i docenti e ritorno a casa per gli studenti.
Martedì sarà una giornata dedicata agli incontri con le istituzioni locali di Schio: alle ore 8.15 visita del Faber box con l’assessore Corzato, poi alle ore 10.00 in palazzo del municipio incontro e saluto con il sindaco Orsi, alle ore 11.00 circa visita guidata ai siti storici della città, Lanificio Conte, fabbrica Alta e Duomo. Al pomeriggio, con saluto dell’assessore allo sport Munarini, torneo di pallavolo con squadre miste formate da studenti e docenti sia francesi che italiani, per favorire un clima di divertente conoscenza. La serata si concluderà con una immancabile pizza tutti insieme.
Mercoledì il gruppo andrà a visitare il museo Ferrari di Maranello, considerato luogo significativo per il percorso scolastico del Lycée francese.
Giovedì mattina di nuovo tutti a scuola per mettere a punto gli ultimi dettagli della macchinina a pannelli fotovoltaici e definire le fasi future e la gara di Tolosa, che si terrà a maggio 2019.
Un pranzo insieme concluderà questo meeting internazionale.
L’esperienza, oltre ad approfondire le conoscenze tecniche e a confrontare i sistemi scolastici diversi dei due paesi, è un modo concreto per fare esperienza di Europa: non solo per i finanziamenti che l’Europa ha attribuito per la realizzazione del progetto, ma anche per la possibilità che viene data agli studenti e agli insegnanti di conoscere e vivere da vicino la realtà di un paese estero.
La scuola ha gettato il ponte. Tocca ora agli studenti e ai docenti, sia italiani che francesi, percorrere questo ponte in entrambe le destinazioni in modo che un reale incontro di conoscenza, confronto e amicizia possa realizzarsi.

Schio, 21 gennaio 2019

La Dirigente – prof.ssa Marina Maino

Euromaster 2018: l’Unione fa l’Europa

Tutto iniziò giovedì 1 febbraio con una giornata di workshop organizzata dal CREUS (Centro Relazioni Europee Schio): assieme a oltre 170 studenti del Campus di Schio abbiamo assistito in mattinata alle presentazioni delle istituzioni europee. Nel pomeriggio dapprima abbiamo compilato l’Eurobarometro, uno strumento d’indagine con cui l’Unione misura quanto ci sentiamo europei, quanto siamo sensibili ai problemi ambientali, economici, sociali dell’Europa, poi ci siamo confrontati   su queste tematiche.  La selezione dei quindici migliori studenti è avvenuta mediante la somministrazione di un test, basato principalmente sul tema delle istituzioni europee, ma anche su problemi di attualità; in palio c’era un   viaggio premio in Lussemburgo di quattro giorni.

Con nostra grande sorpresa in serata il presidente del Creus ci ha informati della vittoria! eravamo increduli! E così il 15 marzo alle 3:00 di notte eravamo al piazzale Divisione Acqui a prendere il pullman per un’affascinante avventura. Un viaggio notturno pieno di promesse: ci aspettavano nuove conoscenze, nuovi luoghi, nuovi incontri e soprattutto sentivamo tanta voglia di vivercela tutta quest’esperienza così singolare. Dopo una breve sosta a Colmar ci siamo diretti a Petange, cittadina gemellata con Schio, dove siamo stati accolti dalle famiglie ospitanti e in un clima festoso e accogliente abbiamo cenato tutti assieme. Alcuni di noi sono stati fortunati nel trovare famiglie   che parlavano Italiano, mentre altri hanno avuto una buona occasione per praticare l’Inglese.

Nei giorni successivi abbiamo fatto una visita guidata ai  luoghi-simbolo della città di Lussemburgo: dalla sede del Parlamento europeo, alla Corte dei conti; lì ci siamo resi conto di quanto l’Unione Europea fa per i giovani: offre opportunità di studio, lavoro, attività sportive, scambi culturali, volontariato, il tutto per farci sentire cittadini europei a tutti gli effetti, per allargare i nostri orizzonti e farci sentire che l’Europa non è solo un’idea, ma una comunità di persone. Anche la visita Schengen è stata davvero interessante: là nel 1985 venne firmato il famoso trattato che abolì le frontiere tra gli stati dell’Unione per favorire la libera circolazione dei cittadini e delle merci all’interno del cosiddetto “spazio Shengen”, area che comprende ventisei paesi allargandosi anche a Islanda, Liechtestein, Norvegia e Svizzera che non fanno parte dell’Unione. La tappa a Shengen ci ha fatto sentire cosa significa “fatto storico”: un evento che segna una svolta e che lascia tracce importanti nel tempo successivo. La grande Storia talvolta ha delle conseguenze tangibili nella vita dei singoli cittadini e se oggi è un diritto spostarsi da un paese all’altro dell’Unione e prendervi dimora, per studio o per lavoro, lo dobbiamo soprattutto a questo trattato. Dopo il pranzo nell’attrezzatissimo Centro Sportivo Europeo a Petange, abbiamo visitato il centro storico di Lussemburgo con i suoi monumenti, i parchi e i belvedere sulla vallata sottostante. Il 16 marzo l’amministrazione comunale di Pétange ci ha onorati con un ricevimento ufficiale seguito da cena e gioco a “Quilles”, una specie di bowling; insomma abbiamo trascorso una serata in allegria e amicizia. L’ultima sera l’associazione “Les Amis des Jumelages” che si occupa appunto dei gemellaggi in Lussemburgo, ha organizzato una cena conclusiva   insieme alle famiglie ospitanti; ci siamo divertiti tutti scambiandoci doni e saluti.

Questa bellissima esperienza, durata relativamente poco ma intensa, ci ha permesso di conoscere le opportunità che l’Europa offre per noi giovani: dal programma Erasmus per l’istruzione e la formazione, al servizio di volontariato, ai progetti a sostegno delle capacità creative e culturali come “Europa creativa”. Ci è stata inoltre riservata l’opportunità di visitare posti difficilmente aperti al pubblico come la sede del Parlamento europeo e della Corte dei Conti: entrando in questi luoghi ci siamo resi conto che anche al cittadino europeo che si sente “ignorato”, vengono offerti servizi tutti i giorni da parte dell’Europa.  Dopo aver dato un volto concreto alle varie istituzioni e aver capito quali funzioni ricoprono, abbiamo compreso che essere cittadini europei non significa solo circolare liberamente o aver adottato la moneta unica, ma vivere attivamente in questa comunità, presentando petizioni, proposte, o più semplicemente partecipando alle elezioni del prossimo anno per il Parlamento Europeo. Il nostro è stato un viaggio nel cuore pulsante dell’Unione, ma anche una presa di coscienza del fatto che cittadini europei “si diventa”; che è grazie a iniziative come queste che l’Unione fa l’Europa. Grazie a questa fantastica esperienza abbiamo fatto una tripla scoperta: abbiamo conosciuto meglio non solo l’Europa ma anche noi stessi e altri ragazzi con i quali abbiamo condiviso momenti impegnati e altri festosi, momenti collettivi e personali in cui ci siamo confrontati in un dialogo aperto e profondo.  Amicizie che non scorderemo, anche perché appena sono nate abbiamo potuto coltivarle in quattro giorni intensi e significativi; tra noi ragazzi si è creata una grande sintonia e così pure tra noi e la prof.ssa Scortegagna, il nostro punto di riferimento durante tutto questo percorso, entusiasta per l’esito di un progetto che ha proposto e sostenuto con grande dedizione e passione. Dialogare con lei ci ha permesso di riflettere sia quanto stavamo vivendo sia sui nostri sogni e ideali, vivendo insieme dei momenti davvero belli.

Ringraziamo dunque la scuola, e in particolare la prof.ssa Scortegagna, per averci aperto gli orizzonti e per aver creduto in noi, il CREUS nella persona del cav. De Rigo, assieme a tutti i membri dell’associazione per averci offerto l’opportunità di fare un’esperienza che non dimenticheremo mai e la Dirigente scolastica, prof.ssa Maino per aver creduto nella validità del progettpo e averci permesso di vivere questa esperienza. Senz’altro è stata anche l’unione amichevole fra noi e con chi ci ha accolti a costruire un mattone in più di questa nostra casa comune europea.

Fabrello Marco 4CMa

Brunello Stefano 4CMa

Rossato Pietro 4CMa

Crosara Giorgia 3As