Calendario Scolastico 2015-2016 – Veneto

Calendario Scolastico 2015-2016 – Veneto

Anno Scolastico 2015-2016

Con deliberazione n. 414 del 31/03/2015, la Giunta Regionale ha approvato il calendario scolastico 2015/2016.

    a. Scuole del primo e del secondo ciclo d’istruzione

  • a.1 inizio attività didattica: 16 settembre 2015
  • a.2 festività obbligatorie:
    • tutte le domeniche
    • il 1° novembre, festa di tutti i Santi
    • l’8 dicembre, Immacolata Concezione
    • il 25 dicembre, Natale
    • il 26 dicembre, Santo Stefano
    • il 1° gennaio, Capodanno
    • il 6 gennaio, Epifania
    • il lunedì dopo Pasqua
    • il 25 aprile, anniversario della Liberazione
    • il 1° maggio, festa del Lavoro
    • il 2 giugno, festa nazionale della Repubblica
    • la festa del Santo Patrono
  • a.3 sospensione obbligatoria delle lezioni:
    • il 7 dicembre 2015 (ponte dell’Immacolata)
    • dal 24 dicembre 2015 al 5 gennaio 2016 (vacanze natalizie)
    • dall’8 febbraio al 10 febbraio 2016 (carnevale e mercoledì delle Ceneri)
    • dal 24 marzo al 29 marzo 2016 (vacanze pasquali)
  • a.4 fine attività didattica: 8 giugno 2016
    b. Scuole dell’Infanzia

  • b.1 inizio attività didattica: 16 settembre 2015
  • b.2 festività obbligatorie: come per le Scuole del primo e del secondo ciclo
  • b.3 sospensione delle lezioni: come per le Scuole del primo e del secondo ciclo
  • b.4 fine attività didattica: 30 giugno 2016

 

Accedi alla delibera n. 414 del 31/03/2015 [file pdf 28Kb].

 

Tutti a casa! – Un bilancio

– Il docufilm –

foto di Anna Korpuzi inaugurazione 2Si è conclusa ieri la mostra TUTTI A CASA? che ha visto protagonisti gli studenti di 5LD del liceo Zanella e gli alunni delle classi V del settore commerciale dell’IPS Garbin. Una parte ha contenuto anche alcuni scatti di Tatiana Rubini e i lavori dell’artista ivoriano Kouassi Krou, valore aggiuto all’esposizione. Più di duecento persone, durante l’inaugurazione e i giorni successivi, sono passate al Toaldi Capra a visitarla, a vedere gli scatti con cui i ragazzi hanno declinato il tema dell’essere a casa: libertà, amore, cura, essere al sicuro e ancora una bimba che dorme, l’abbraccio di chi si ama, lo scorcio d’un lago, una tavola imbandita, un cane, il sorriso degli amici, un campo da calcio, i pattini, una porta che attende il ritorno e molto altro ancora.

foto Mostra Tutti a casa (10)


Casa quindi come speranza, senso si appartenza, futuro da costruire, persone da amare: figli da crescere, fratelli da accompagnare, genitori dai quali farsi proteggere e da proteggere, amici coi quali condividere. Casa come spazio dell’intimità: da attraversare a piedi nudi dopo essersi tolti le scarpe. Casa come punto di partenza, nido dal quale bisogna staccarsi per cercare il proprio posto nel mondo, ma anche centro sicuro al quale tornare. Non sempre però la decisione di andare è una libera scelta e non in tutti i casi è possibile il ritorno, perché ci sono case che non si possono più abitare, luoghi che non possono più accogliere e il partire diviene una necessità. È il caso dei rifugiati che, con il laboratorio per la produzione del video che porta lo stesso nome della mostra in collaborazione con Il mondo nella città, hanno condiviso la loro esperienza e il loro vissuto con gli studenti che ne hanno fatto parte. Casa è diventata perciò un modo per dire la nostalgia che riaffiora nella speranza di nuove radici.
foto Mostra Tutti a casa (3)


Essere e sentirsi a casa è il bisogno che ogni uomo si porta adosso come fosse scritto sulla pelle, è il desiderio di trovare un orizzonte che accolga e a partire dal quale orientarsi, identità che prende forma dello spazio dentro e fuori lo sguardo che lo attraversa. Le gigantografie degli studenti del laboratorio video parlavano proprio di questo: come zattere a ricordare la traversata del Mediterraneo di migliaia di persone, ma anche come tentativo di superare i limiti dei pregiudizi e delle frasi fatte per raggiungere rive di incontro e contatto per costruire un futuro dove ogni uomo abbia il diritto di trovare un luogo da chiamare casa.
Grazie a Barije e Giovanni, Anna e Chiara per la sensibilità e la puntualità degli interventi, grazie a tutti gli studenti che hanno partecipato al laboratorio video e agli scatti, grazie a tutti gli alunni e ai colleghi che hanno consentito di tenere aperta la mostra. Un onore aver lavorato con voi, ragazzi!
Ylenia D’Autilia


foto Mostra Tutti a casa (18)