ITS Meccatronico al Garbin

ITS MECCATRONICO VENETO DA OTTOBRE ANCHE A SCHIO
Via libera da Regione e MIUR per il quinto corso ITS
per diventare tecnico superiore per la Fabbrica 4.0

Iscrizioni fino al 18 luglio e, salvo esaurimento posti, a settembre

logo-redVicenza, 14 luglio 2016 – Partirà a metà ottobre il nuovo corso ITS Meccatronico Veneto presso la sede di Schio che ha avuto il via libera da parte del MIUR e della Regione Veneto, Schio si aggiunge alle altre quattro sedi già presenti in Veneto a Vicenza, Padova, Treviso e Legnago. Ampio il sostegno da parte del raggruppamento Altovicentino di Confindustria e di numerose aziende locali dove gli allievi potranno svolgere il loro percorso di alternanza scuola-lavoro.
Il corso di Tecnico Superiore per l’Innovazione di Processi e Prodotti Meccanici sarà attivato a Schio grazie alla collaborazione con l’ITIS De Pretto e l’IPSIA Garbin, entrambi sede delle lezioni teoriche e dopo due anni di formazione intensiva, 2mila ore di cui 900 in azienda, si presenteranno al mercato i tecnici della Fabbrica 4.0 che grazie alle loro competenze tecniche e trasversali sono sempre più ricercati dalle aziende.
Sono 24 i posti disponibili. Le iscrizioni sono aperte fino alle ore 12 del 18 luglio e dal 19 si terranno le prove di selezione. Qualora ci fossero ancora posti disponibili le selezioni saranno riaperte a settembre.
Il bando con tutti i dettagli del corso è visibile sul sito www.itsmeccatronico.it.
Questo nuovo corso è una grande soddisfazione per l’ITS Meccatronico che vede i nostri diplomati occupati quasi al 100% subito dopo il diploma – afferma il Direttore dell’ITS Giorgio Spanevello –. E’ un segnale forte da parte delle Istituzioni e del tessuto imprenditoriale verso il lavoro che stiamo facendo che risponde sia alle richieste sempre più forti del mercato per tecnici specializzati preparati e motivati, sia al desiderio dei ragazzi di potersi confrontare all’interno di aziende stimolanti ed innovative dove poter applicare e ampliare le competenze apprese al corso – “Il nuovo corso ITS va a completare la filiera formativa legata alla specializzazione meccanica meccatronica. Il biennio post diploma realizzato con un sistema integrato di alternanza scuola lavoro con le aziende del territorio rafforza la già fattiva collaborazione delle scuole con il mondo del lavoro locale” dichiara Giovanna Deon Dirigente Scolastica dell’ITIS De Pretto di Schio.
“Il progetto del nuovo corso ITS, che inizierà il prossimo ottobre a Schio, vede una stretta collaborazione tra l’ITS Meccatronico Veneto e gli Istituti Garbin e De Pretto, un esempio virtuoso di progetto di rete e di collaborazione tra scuole e territorio, che potrà consentire ai diplomati dell’Alto Vicentino di completare la propria preparazione tecnico-professionale e di entrare nel mondo del lavoro con competenze avanzate e innovative” aggiunge Marina Maino Dirigente Scolastica dell’Istituto Professionale Statale “G.B. Garbin” di Schio.Sono orgogliosa che sia il MIUR che la Regione Veneto abbiano apprezzato la proposta formativa presentata e riconosciuto la validità di ciò che da anni il nostro Istituto propone in termini di professionalità. L’arma vincente di presentare una proposta congiunta con un altro Istituto nostro partner è un’ulteriore dimostrazione che le sfide si vincono non chiudendosi in sé stessi, ma aprendosi alle opportunità e al territorio anche in modo alternativo.”

Gli studenti del “Garbin” incontrano Leoluca Orlando

Il primo giugno 2016 alle ore 9.00 alcuni studenti, rappresentanti degli Istituti Superiori di Schio, si sono riuniti in piazza Falcone-Borsellino per incontrare il sindaco di Palermo Leoluca Orlando. La celebrazione della memoria delle vittime della mafia è iniziata con la presentazione, da parte del sig. Massimiliano Marangon, dei rappresentanti del comune di Schio, di altri comuni e di altre istituzioni e associazioni. A prendere la parola è poi stata l’assessore Cristina Marigo che, oltre a portare i saluti del sindaco, assente per precedenti impegni, ha introdotto il tema dell’incontro. A seguire la lettura, da parte di alcuni ragazzi, delle testimonianze della vita di vittime della mafia. Si è poi entrati nel vivo della celebrazione con l’intervento del professore Franco Venturella, presidente dell’associazione “Cittadini per Costituzione “. Nel suo discorso, rivolto soprattutto ai giovani, ha più volte sottolineato l’importanza di combattere l’indifferenza e l’ignoranza con l’impegno e la cultura. Prima di cedere la parola a Leoluca Orlando, due studenti hanno deposto una corona in ricordo di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino vittime entrambi della lotta contro la mafia.

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Molti gli argomenti trattati da Leoluca Orlando ma i due principali sono stati la mafia e l’immigrazione, temi apparentemente diversi, ma accomunati dall’indifferenza dell’uomo. “ L’indifferenza uccide più delle mafie”, ha affermato il sindaco palermitano. Una frase incisiva che deve indurre le persone a dare importanza anche alle piccole cose e a non accantonarle perché non riguardano direttamente. Con grande enfasi ha poi assicurato che oggi Palermo non è più dominata dalla mafia. Citando ancora le sue parole: ”Quando non accadono omicidi significa che la mafia regna incontrastata, quando invece si verificano vuol dire che o qualcuno sta mettendo loro i bastoni tra le ruote o c’è uno scontro tra famiglie mafiose” . Ha poi raccontato dei suoi stretti rapporti con alcune vittime della mafia e del matrimonio, celebrato in gran segreto per motivi di sicurezza, tra Giovanni Falcone e Francesca Morvillo. E’ passato poi al tema dell’immigrazione ribadendo l’importanza della Sicilia come terra di salvezza per gli immigrati. Moltissimi migranti vengono accolti a Palermo e molti di questi, per sopravvivere durante le traversate su stipatissimi gommoni, hanno ucciso fratelli, sorelle, genitori con un semplice colpo di spalla per farli cadere in mare. Come ad esempio un minore che, scampato ad un naufragio, non voleva parlare con nessuno sentendosi colpevole per aver ucciso i fratelli pur di salvarsi. Di questi minori non accompagnati o orfani Leoluca Orlando si sente il padre. Così come si è sentito il padre di un bambino africano che sognava di giocare a calcio ma non poteva farlo essendo solo, ha fatto tutto ciò che poteva affinchè questo sogno si potesse realizzare.

Leoluca Orlando si è congedato citando Bertold Brecht : prima di tutto vennero a prendere gli zingari e fui contento perché rubacchiavano. Poi vennero a prendere gli ebrei e stetti zitto, perché mi stavano antipatici. Poi vennero a prendere gli omosessuali, e fui sollevato perché mi erano fastidiosi. Poi vennero a prendere i comunisti, e io non dissi niente perché non ero comunista. Un giorno vennero a prendere me, e non era rimasto nessuno a difendermi.

Gli studenti della 2BC dell’IPSIA “GB Garbin” di Schio

Chelouane Mohamed
PetrovicAna
Simonato Valentina
Toniolo GiuliaLeoluca Orlano

Il Garbin è solidale

Garbin Solidale 2016Sabato 28 Maggio è stata una giornata speciale.
Noi ragazzi del Garbin abbiamo potuto socializzare, giocare, ballare e divertirci grazie all’iniziativa della raccolta fondi per il progetto NON DALLA GUERRA, nato da un’idea di due giovani, Tommaso e Giovanni, che sono stati per un periodo in Giordania ad aiutare i bambini profughi siriani fuggiti dalla guerra. Tornati in Italia, hanno cominciato a incontrare i ragazzi delle scuole vicentine portando la testimonianza di quello che hanno visto e vissuto.
Noi ragazzi del Garbin abbiamo deciso di sostenerli dedicando una giornata di scuola alla raccolta fondi: sono stati organizzati tornei sportivi (calcio, pallavolo, ping pong), laboratori di psicologia, volano, karaoke. Inoltre c’è stata la vendita di dolce, salato e di manufatti realizzati da alcuni di noi.
L’evento è iniziato alle 8:30 per terminare alle 12:00. Quasi tutta la scuola ha aderito al progetto tra ragazzi che giocavano e ragazzi che assistevano ai tornei.
L’iniziativa è stata aperta anche alla cittadinanza alla quale è stato chiesto un piccolo contributo.
Ai vincitori dei tornei sono stati regalati biglietti omaggio per la piscina di Schio.
In totale sono stati raccolti 620.00 euro. UN SINCERO GRAZIE A TUTTI!

gli studenti del Garbin.

Garbin Solidale 2016 Garbin Solidale 2016 Garbin Solidale 2016 Garbin Solidale 2016

Concorso Fashion Game 2016

Premiate le idee “eco-chic” dell’indirizzo moda dell’Istituto Professionale Garbin di Thiene

La premiazione del concorso Fashion Game, iniziativa promossa da Confartigianato rivolta al triennio delle scuole superiori vicentine ad indirizzo moda e artistico, si è svolta stamane 26 maggio 2016 nella cornice del Teatro Comunale di Vicenza alla presenza delle squadre che hanno concluso tutto l’iter previsto, delle loro classi di appartenenza, degli insegnanti che le hanno accompagnate durante il percorso, dei dirigenti scolastici e degli imprenditori artigiani del settore Moda che hanno ospitato gli studenti in visita presso le proprie aziende, uno degli step fondamentali del concorso.

Fashion Game - La squadra dell'Ipsia di Thiene

Fashion Game – La squadra dell’Ipsia di Thiene

Sono state ventuno le squadre che hanno aderito, provenienti da cinque istituti (Montagna di Vicenza, Garbin di Thiene, Scotton di Breganze, Martini di Schio, Sartori di Lonigo, ITI Marzotto di Valdagno), e sono state quattordici quelle che hanno poi portato a termine i lavori, presentandoli prima alla commissione giudicatrice, che li ha valutati e ha decretato il vincitore, e poi in occasione della premiazione.

Nel corso della mattinata, aperta dal presidente di Confartigianato Vicenza Agostino Bonomo, c’è stato spazio per la testimonianza d’impresa di Matilde Rogato, della Pivvicci di Palermo, azienda di moda e design che opera esclusivamente con materiale riciclato, in linea dunque con il tema dell’edizione di quest’anno del Fashion Game, ovvero “ECO Chic”, la “Moda etica” attenta all’ambiente.
Il primo posto, per l’idea e il prodotto completo che si è concretizzato proprio in maniera “eco-compatibile”, è andato alla squadra “La Petite Rose” dell’I.P.S. “G.B. Garbin” di Thiene, con un terzetto di classe terza composto da Angelo Reghelin, Francesca Frigo e Sara De Toni, accompagnate dalla prof.ssa Stefania Russo e dalla dirigente scolastica, prof.ssa Marina Maino.
ex aequo con la squadra del “Sartori” di Lonigo.

La motivazione del premio per gli studenti del Garbin ha sottolineato “oltre che l’incontenibile estro creativo, la curiosità di ricercare e provare materiali e tecniche sempre nuovi e diversi, anche per la cura dei dettagli che sottolinea l’attenzione del progetto realizzato, in linea con l’upcycling, di unire l’aspetto ecologico e sostenibile a quello imprenditoriale”.

Ad ognuno dei vincitori è stato consegnato uno zaino realizzato dall’azienda Pivvicci, che nelle sue creazioni segue proprio i criteri dell’”upcycling”. Il premio alla squadra del Garbin è stato consegnato da Lorella Bertoldo, vice presidente del Mandamento di Thiene.

L’Istituto Garbin, oltre a vincere l’edizione del concorso 2016, ha ottenuto anche una menzione speciale per soluzioni alternative e molto creative con una seconda squadra, la “Game Over”. La menzione speciale è stata attribuita per la consapevolezza dimostrata dalle studentesse sull’utilizzo di prodotti “diversi”, che si allontanano dalla consueta idea di abbigliamento. Infatti, il lavoro del team thienese ha prodotto borse, accessori e oggetti di design realizzati con materiali destinati al disuso, utilizzando tappetini da bagno, buste di nylon, ombrelli rotti, cinture di sicurezza per auto, magistralmente uniti tra lor grazie ad un efficace spirito creativo e di innovazione.

A consegnare la menzione di merito è stato Stefano Stenta, presidente uscente e della Categoria Moda di Confartigianato.

Nelle sue valutazioni, la commissione giudicatrice (composta da Stefano Stenta dell’Atelier Stimamiglio, da Marcella Bellocchio, curatrice del progetto e trend forecaster, e da Silvia Schiavo dell’azienda So.Sisters di Altavilla) si è basata su tre criteri: “coerenza”, in quanto il manufatto e il materiale dovevano esprimere coerenza al tema “ECOChic”, dimostrando che la moda etica può essere trendy e anche socialmente utile, rispettosa dell’ambiente, aperta alle influenze dei Paesi in via di sviluppo e alle diverse culture; “innovazione”, ovvero la capacità tecnica e l’originalità apportate al capo usato per innovarlo e renderlo ECOChic; infine “tecnica”, considerando la qualità di tutti gli elaborati presentati per ogni step, la completezza della documentazione, la chiarezza dei contenuti e la modalità di presentazione.

Le ditte che hanno collaborato al progetto e reso possibile il concorso che prevedeva anche alcune uscite in azienda sono state l’Atelier Stimamiglio di Vicenza, So.Sisters di Altavilla, Zanebet di Torrebelvicino, Sartoria Silvio Zanella di Schio, atelier Anna Viero di Sandrigo, Forhorses di Marano Vicentino e La Pony di Noventa Vicentina.

La dirigente Maino ha espresso la più viva soddisfazione per l’ottimo risultato raggiunto dalla sua scuola e per la genialità dei ragazzi nella scelta dei materiali da utilizzare per la confezione degli abiti. Chi avrebbe mai detto che delle foglie secche di palma raccolte in un giardino di Carrè, trattate con della colla vinilica sarebbero diventate una bellissima gonna o accessorio? Ai ragazzi la fantasia certo non manca e all’indirizzo Garbin possono sicuramente svilupparla sotto la guida attenta e professionale di docenti competenti ed innovativi. La dirigente ha poi rivolto un ringraziamento particolare alla prof.ssa Stefania Russo, coordinatrice del progetto e vincitrice morale dell’intera impresa”.

Per vedere quanto il Garbin sa trasmettere ai ragazzi, la scuola Vi attende all’appuntamento di fine anno al Teatro Comunale di Thiene il 30 e 31 maggio alle ore 20,30: sfilata di moda e non solo!


Alcune creazioni delle nostre designer

Creazioni del Garbin Creazioni del Garbin Creazioni del Garbin Creazioni del Garbin


Cucire ponti

Gli studenti del Liceo Classico “Zanella” e quelli dell’IPS “Garbin” hanno inaugurato ieri sera la mostra fotografica dal titolo ‘Cucire ponti: popoli in cammino’, termine di un lungo percorso didattico volto ad esplorare i vissuti e le storie dei migranti stanziati a Schio. Per questa attività gli studenti hanno inoltre prodotto un documentario-film che ha registrato le loro impressioni derivanti dal contatto con gli immigrati.

La mostra è stata aperta nello spazio espositivo del Lanificio Conte, e sarà visitabile fino a mercoledì 27 ogni giorno dalle 16.30 alle 18.30. Contestualmente all’inaugurazione è stato anche proiettato in anteprima il docufilm che gli studenti hanno realizzato in collaborazione con Tobia Campana, in stretta relazione con l’Associazione ‘Il mondo nella città’. “Cucire Ponti – Popoli in cammino è il risultato finale di un progetto omonimo che ha visto coinvolte le classi V del settore commerciale dell’IPS Garbin con la classe IVCB e le classi 3CA e 4CA del Liceo Zanella di Schio – ha detto la referente del progetto, la Professoressa Ylenia D’Autilia – sviluppato per affrontare la tematica concernente la situazione dei rifugiati e avviare una riflessione sul tema delle migrazioni”.

I ragazzi sono stati impegnati in un percorso che in un primo momento li ha visti incontrare l’avvocato Igor Brunello, specialista in diritto dell’Immigrazione; poi Chiara Ragni e Renata Dal Maistro de Il mondo nella città, che hanno illustrato le politiche di accoglienza e evidenziandone potenzialità e criticità; ma soprattutto alcuni rifugiati che hanno raccontato il loro vissuto e le loro esperienze di migranti.

“A conclusione gli alunni hanno sviluppato un’analisi collettiva sul significato di appartenenza e cittadinanza attraverso la metafora della cucitura e del tappeto – conclude D’Autilia – che è confluito nella realizzazione di fotografie sul tema e ha dato vita alla mostra Cucire Ponti, riflessione fatta con il desiderio di identificare punti di contatto e avviare percorsi di comprensione, problematizzare i luoghi comuni e meditare sulle responsabilità storiche che possono essere concausa delle migrazioni a cui si sta assistendo”. – Federico Pozzer

Tratto da: Altovicentinonline.it – Guarda la Fotogallery


Sarà inaugurata il 23 APRILE 2016 alle ore 20.30 presso il Lanificio Conte di Schio la mostra con proiezione di un docuflim CUCIRE PONTI POPOLI IN CAMMINO.
CUCIRE PONTI Popoli in cammino, MOSTRA e DOCUFILM, sono il risultato finale di un progetto omonimo che ha visto coinvolte le classi V del settore commerciale dell’ IPS G.B. GARBIN con la classe IVCB e le classi 3CA e 4CA del LICEO ZANELLA di Schio, sviluppato per affrontare la tematica concernente la situazione dei rifugiati e avviare una riflessione sul tema delle migrazioni in collaborazione con l’Associazione IL MONDO NELLA CITTA’ ed in particolare con l’Atelier Nuele.
Gli studenti hanno poi svolto un itinerario didattico, diversificato per tipologia di Istituto, con dibattiti in classe. A conclusione, gli alunni hanno sviluppato una riflessione collettiva sul significato di appartenenza e cittadinanza attraverso la metafora della cucitura e del tappeto che è confluito nella realizzazione di fotografie sul tema e ha dato vita alla MOSTRA corale CUCIRE PONTI.invito
Parallelamente una parte dei rifugiati coordianti da VALENTINA SHEIKH ABDI e RENATA DAL MAISTRO hanno dato vita ad un laboratorio di cucitura di tappeti all’interno dell’Atelier Nuele de Il mondo nella città per tradurre, attraverso il cucito, la propria storia e il proprio vissuto.
Al contempo è stato costituito un Laboratorio video coordinato da TOBIA CAMPANA in stratta relazione con “Il mondo nella città” per la produzione di un DOCUFILM che ha visto coinvolti i rifugiati e gli studenti.
La mostra CUCIRE PONTI dice con gli occhi degli studenti dell’IPS G.B. Garbin e del Liceo Zanella la voglia di guardare all’altro con il desiderio di identificare punti di contatto e avviare percorsi di comprensione, problematizzare i luoghi comuni e meditare sulle responsabilità storiche che possono essere concausa delle migrazioni a cui si sta assistendo. La necessità di dare informazioni chiare e di umanizzare i dati per comprendere come dietro i numeri ci siano persone è stata tradotta in scritte sulla pelle, le contraddizioni che creano sacche di povertà e di sfruttamento è stata tradotta attraverso sovrapposizione tra le cornici dell’apparenza e lo sfondo della realtà, grandi lavagne dicono la situazione dei paesi da cui partono i migranti, le parole chiave che caratterizzano le modalità con le quali si parla delle migrazioni sono diventate composizioni di braccia e mani che parlano della voglia di unire mondi diversi sulla base della comune appartenenza al genere umano. I tappeti cuciti e la loro descrizione raccontano del tentativo di abitare nuovi spazi e nuovi mondi, costruire un futuro nel quale sentirsi a casa coi propri ricordi e la propria storia.
Il docufilm CUCIRE PONTI dice inoltre l’autenticità dell’incontro tra i rifugiati e gli studenti, la curiosità di capire l’altro, l’empatia che prende forma nella relazione, la criticità nel voler mettere in discussione stereotipi e pregiudizi, la voglia di capire le storie, il vissuto, i sogni e i desideri dell’altro, chiunque lui sia e da qualsiasi luogo provenga.
Siete tutti invitati!
Apertura dal 23 aprile al 4 giugno: tutti i giorni 16.30-18.30. Ringraziamo il Comune per la concessione degli spazi del Lanificio Conte e altresì la Società Filosofica Italiana sezione Vicentina all’interno del cui percorso tematico la serata è inserita.cucire_ponti