L’esplorazione dei pianeti spiegata dagli esperti

Cre02Aula Magna del Garbin gremita di studenti, docenti e curiosi per un prestigioso evento di divulgazione scientifica promosso dall’INAF (Istituto Nazionale di AstroFisica) e dall’associazione “Pleiadi” nell’ambito della mostra “Oltre il sogno”. Presente anche l’Assessore Barbara Corzato del “Distretto della Scienza” di Schio.

A parlarci del Sistema solare, dell’esplorazione dei pianeti e dell’analisi di immagini 3D del suolo due relatori d’eccezione: il prof. Gabriele Cremonese e l’Ing. Cristina Re entrambi membri del MAPS (Modelling and Analysis of Planetary Surfaces) gruppo di lavoro nell’ambiente planetario dell’Osservatorio Astronomico di Padova.

In 90 minuti (il tempo di un’orbita della Stazione Spaziale Internazionale) ci hanno fornito notizie aggiornate sulle conoscenze finora acquisite su pianeti, satelliti e comete.

Dalle splendide immagini della missione ROSETTA sulla cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko, ottenute grazie anche al contributo tecnologico di aziende dell’alto vicentino, alle future missioni dell’Agenzia Spaziale EuropeaCre04 (ESA) ExoMars e BepiColombo che raggiungeranno rispettivamente Marte e Mercurio con a bordo una fotocamera stereoscopica al cui progetto e riduzione dei dati stanno contribuendo i relatori.

Gabriele Cremonese è infatti Principal Investigator di SIMBIOSYS (Spectrometers and Imagers for Mpo BepiColombo Integrated Observatory SYStem) a bordo della sonda BepiColombo che verrà lanciata per esplorare Mercurio nel gennaio 2017 in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Giapponese. Ha la completa responsabilità della stereocamera montata a bordo.

E’ anche Co-Investigator dei dati della stereocamera a bordo dalla missione ESA-Russia ExoMars che decollerà lunedì 14 marzo 2016 dal cosmodromo di Baikonur nel Kazakistan e si è occupato del sistema di acquisizione immagini “OSIRIS” a bordo della missione ROSETTA dell’ESA (l’otturatore della “macchina fotografica” è controllato da un encoder progettato e costruito dalla ditta LIKA di Zané che ha accolto nel corso degli anni molti dei nostri studenti per le attività di Alternanza scuola-lavoro).

Cristina Re, ingegnere ambientale, ha poi parlato di riduzione dei dati 3D. Dalle immagini delle camere stereoscopiche, attraverso sofisticati software, sarà possibile ottenere dati altimetrici per ricostruire le superfici planetarie con una risoluzione che potrà arrivare fino a 30 cm.

Interessanti le domande poste dagli studenti del Garbin e dalle delegazioni delle altre scuole invitate (ITIS “De Pretto”, Liceo scientifico “Tron” e Liceo classico-linguistico “Zanella”) a testimonianza di una scelta di apertura verso il territorio del Garbin che la Dirigente Marina Maino intende incentivare.

Un ringraziamento al prof. Gargano per averci segnalato l’opportunità di cogliere questa iniziativa.

Roberto Bizzotto

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