Schio Comunità Educante

Incontro pubblico

Nella mattinata di sabato 20 maggio io e la mia compagna di classe Beatrice, accompagnate dalla prof.ssa Scortegagna, ci siamo recate allo Spazio Conte per prendere parte all’incontro pubblico di progettazione partecipata nell’ambito del progetto “Schio Comunità Educante: una città che cresce con i suoi ragazzi e i suoi giovani”.
Durante l’incontro abbiamo trattato di tematiche e problematiche che coinvolgono i giovani all’interno della città e di che cosa si potrebbe fare, con il contributo di giovani e adulti, per rendere ancora migliore l’attuale si
tuazione.
Abbiamo svolto dei lavori di gruppo, coordinati dagli operatori del Centro Capta di Vicenza, su quattro temi: luoghi di incontro e di aggregazione dei giovani, potenziamento rete educante di Schio, progetti nell’area scuola/lavoro, potenziamento della genitorialità. Ho così avuto la possibilità di esprimere le mie idee, di confrontarmi con genitori ed adulti e di capire anche che cosa gli adulti vorrebbero per noi giovani.
Insieme abbiamo espresso le nostre proposte sui vari temi sperando di poterle rendere un giorno concrete.
E’ stata una bellissima esperienza, ho imparato molte cose e mi è particolarmente piaciuto avere la possibilità di dialogare con molte persone diverse tra loro.

Lina Chekri

Festival degli studenti

Esserci per partecipare attivamente continuando a sognare ed a costruire insieme un futuro ed una realtà di speranza e collaborazioneLogo Festival Studenti

Noi studenti delle classi terze dell’Istituto professionale “G.B. Garbin”, che partecipano al progetto dell’area verde, abbiamo aderito all’iniziativa “Io so(g)no”. Si tratta di un festival organizzato dalla Consulta provinciale di Vicenza, composta dai rappresentanti delle scuole, allo scopo di migliorare la realtà scolastica.

L’evento è stato organizzato su due giornate, il 28 e il 29 Aprile 2017, nelle quali sono stati affrontati temi attuali che riguardano il nostro mondo e il nostro futuro.

Tutti gli studenti partecipanti si sono riuniti presso il teatro Astra di Vicenza alle ore 9:00 per dare il via alle seguenti attività proposte: visioni di film, conferenze e dibattiti, attività circensi e di parkour, storie e testimonianze di profughi, giochi, spettacoli e concerti svolti nel giardino affianco del teatro.

Il primo giorno è stato introdotto con la visione trascinante e avvincente del film “7 minuti”, che narra di un gruppo di donne che vogliono difendere i loro diritti e la loro dignità di fronte ai compromessi imposti dal mondo del lavoro.

Dopo il film, è seguito un dibattito con Pierpaolo Romano, presidente di Avviso Pubblico, durante il quale abbiamo discusso delle problematiche e del nostro futuro privo di certezze nell’ambito lavorativo.

Le attività hanno avuto un seguito pomeridiano all’insegna del movimento e della libertà con una lezione di parkour e arte circense, concerti energici e infine storie che hanno lasciato un impronta significativa nella nostra vita come quella di Walter Lazzarin, scrittore che trova la sua ispirazione per strada.

Il giorno seguente abbiamo trattato il tema delle diversità e delle culture che ogni giorno viviamo, per questo l’inizio della giornata è stata avviata dallo spettacolo “Incassato nero”, che introduceva le testimonianze di alcuni profughi, che hanno raccontato le loro coinvolgenti esperienze di come hanno affrontato gli ostacoli a cui la vita li ha sottoposti.

Verso il tardo pomeriggio, dopo la suggestiva Caccia al tesoro, una parte di giovani partecipanti al festival si sono esibiti con il loro strumento musicale in veri e propri show. Per finire in bellezza le due giornate colme di significato, vari gruppi studenteschi ci hanno mostrato il loro talento con un concerto scintillante!!!

A cura di:
Chelouane Mohamed
Dal Molin Cristina
Petrovic Ana
Toniolo Giulia
Riccardo Duchini
Veronica Ittioli.

Emotions-Gnosis Auton

Il 22 MAGGIO alle ore 20.00 presso il Teatro Civico di Schio il gruppo di studenti che hanno dato vita al LABORATORIO TEATRALE del progetto CONOSCI TE STESSO si esibiranno nella restituzione pubblica dello stesso. Farà da cornice la mostra organizzata con la partecipazione degli studenti delle rispettive classi, 3CB del Liceo Zanella e 3BS dell’IPS G.B. Garbin, dal titolo EMOTIONS-GNOSIS AUTON.
Il progetto complessivo ha visto l’impegno di più figure che, ciascuna per le competenze relative alla propria professione, hanno dato vita ad una riflessione collettiva sul tema delle emozioni e della scoperta di se stessi. Loris Corò ha sviluppato un percorso nelle classi di tipo psicologico relazionale, Marta Dalla Via ha invece lavorato con il gruppo teatrale mettendo a disposizione il suo talento e la sua bravura.
Avere infatti strumenti per capire quello che si prova, alfabetizzarsi dal punto di vista emotivo, rappresenta una delle grandi sfide della contemporaneità. La pratica teatrale e il suo studio sono un buon aiuto per affinare la capacità di conoscere e trasformare la realtà e, contemporaneamente, conoscere e trasformare se stessi, riuscendo a elaborare pensieri ed emozioni in quel luogo mentale, speciale e sicuro che è il teatro.
La performance si chiuderà con l’interveto di DJ MS e DJ LETHAL V. Vi aspettiamo numerosi.


Comunicato stampa

Lunedì 22 maggio il Teatro Civico di Schio (VI) apre alla cittadinanza per una giornata particolare intitolata al progetto “Conosci te stesso”,  promosso da IPS G. B. Garbin e Liceo Classico Giacomo Zanella in collaborazione con il Comune di Schio, Fondazione Teatro Civico e Informagiovani Schio

“CARO DIARIO OGGI A SCUOLA NON HO IMPARATO NIENTE”: RESTITUZIONE PUBBLICA DEL LABORATORIO TEATRALE CONDOTTO DA MARTA DALLA VIA
Restituzione pubblica, istallazioni e a seguire performance speciale di Dj MS e Lethal V

(Schio – VI – 15.05.2017) – “Caro diario oggi a scuola non ho imparato niente” è il titolo della restituzione pubblica del laboratorio teatrale condotto da Marta Dalla Via con i ragazzi dell’IPS G. B. Garbin e del Liceo Classico Giacomo Zanella, che verrà presentato alla cittadinanza lunedì 22 maggio alle ore 20 al Teatro Civico. Il laboratorio che Marta Dalla Via, attrice, autrice e performer vicentina nota nel panorama nazionale, ha condotto con i ragazzi dei due istituti scledensi fa parte di CONOSCI TE STESSO, un progetto promosso dall’istituto Garbin che ha coinvolto complessivamente più figure professionali che hanno dato vita ad una riflessione collettiva sul tema delle emozioni e della scoperta di se stessi. Il dott.Loris Corò ha sviluppato un percorso nelle classi di tipo psicologico relazionale e Marta Dalla Via ha invece lavorato con il gruppo teatrale mettendo a disposizione il suo talento e la sua bravura.  Avere strumenti per capire quello che si prova, alfabetizzarsi dal punto di vista emotivo, rappresenta una delle grandi sfide della contemporaneità. La pratica teatrale e il suo studio sono un buon aiuto per affinare la capacità di conoscere e trasformare la realtà e, contemporaneamente, conoscere e trasformare se stessi, riuscendo a elaborare pensieri ed emozioni in quel luogo mentale, speciale e sicuro che è il teatro.
Il laboratorio teatrale condotto da Marta Dalla Via ha innescato la poesia nella quotidianità dei partecipanti e il punto di partenza sono stati alcuni graffianti testi poetici in grado di parlare al nostro tempo ma anche i paesaggi delle canzoni preferite o le “massime da Smemoranda” scritte su muri e i diari.  Attraverso alcuni passaggi dell’opera di Majakovskij i ragazzi hanno scritto, riscritto e interpretato una poesia… una poesia urbana che è ritratto, anche deformato, di loro stessi e della città che li circonda.

La giornata di lunedì 22 prevede anche la performance speciale dei rapper vicentini Dj MS e Lethal V con i quali Marta Dalla Via ha collaborato nel laboratorio teatrale e coni quali ha recentemente realizzato uno spettacolo sul fumettista Andrea Pazienza. Nel foyer del teatro verrà allestita una mostra organizzata con la partecipazione degli studenti delle rispettive classi, 3CB del Liceo Zanella, 2BS e 3BS dell’IPS G.B. Garbin, dal titolo EMOTIONS-GNOSIS AUTON.
INFO: ingresso libero. Tel 0445 525577, info@teatrocivicoschio.it

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Informazioni per la stampa e accrediti:
FONDAZIONE TEATRO CIVICO SCHIO
Stefania Dal Cucco 333.6289968 – 0445.525577
comunicazione@teatrocivicoschio.it

Usa la tua forza, non quella degli altri

Lunedì 3 Aprile 2017 noi alunni delle tre classi dell’indirizzo servizi socio-sanitari ci siamo recati presso la comunità di San Patrignano, una comunità terapeutica di recupero per tossicodipendenti fondata nel 1978 da Vincenzo Muccioli che fino ad oggi ha accolto oltre 25.000 persone gratuitamente. Si trova in provincia di Rimini, in una particolare posizione collinare circondata da vigneti.

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Questa struttura accoglie ragazzi in difficoltà che decidono per volontà loro di iniziare un’esperienza di vita nuova con lo scopo di riscoprire e “ricostruire” il loro corpo e la loro mente debilitati dall’uso degli stupefacenti. Attualmente gli ospiti della comunità sono circa 1.300 ,nella comunità svolgono la loro attività 109 operatori volontari e 313 tra collaboratori e consulenti. La comunità accoglie circa 50 bambini, figli di operatori e di ragazzi che svolgono il percorso, numerosi nuclei famigliari e più di 40 minorenni divisi in due strutture, una maschile e una femminile.
Alcune delle persone accolte svolgono il percorso in alternativa al carcere. I fondi necessari al mantenimento dei ragazzi e delle strutture derivano dalle attività e dai beni e servizi prodotti secondo il principio dell’autogestione. Da anni la comunità si impegna nel campo della prevenzione della tossicodipendenza, attraverso iniziative sia all’interno che all’esterno della comunità.
Una volta arrivati, siamo stati accolti da alcuni operatori volontari provenienti dal percorso di recupero che ci hanno accompagnato nel teatro della comunità dove uno di loro di 19 anni ci ha raccontato la sua storia. Di seguito è stato aperto un dibattito che ha favorito il coinvolgimento di pensieri ed emozioni, ad esempio ci ha colpito maggiormente la storia di un ragazzo che già all’età di 9 anni ha iniziato a fumarsi lei canne, questo lo ha portato a chiudersi in se stesso e ad evitare il dialogo con la sua famiglia. È iniziato tutto dalla mancanza di affetto da parte dei suoi genitori e pensava di trovare appoggio frequentando ragazzi più grandi di lui non accorgendosi che lo stavano trascinando nella brutta strada.
Successivamente per il pranzo, siamo stati accolti nella loro ampia mensa e i ragazzi si sono seduti a tavola con noi quindi abbiamo avuto l’opportunità di interagire e scoprire più in dettaglio la loro esperienza di vita.
L’esperienza che ci ha suscitato delle emozioni forti è stata quella di un ragazzo di 28 anni, il quale per farsi vedere grande dagli amici di suo fratello maggiore ha iniziato ad assumere cocaina all’età di 14 anni, il fratello che era, appunto, nella sua stessa situazione è morto 4 anni fa per overdose, in seguito a questo fatto il ragazzo di 28 anni ha deciso di entrare in comunità per la paura di fare la stessa fine del fratello.
Nel pomeriggio abbiamo visitato alcuni settori lavorativi presenti all’ interno della comunità, ovvero laboratorio di grafica e stamperia, il settore tessile, il laboratorio della carta da parati, la cantina e il centro medico.
Questi settori favoriscono l’apprendimento di una professione e dunque danno ai ragazzi la possibilità di reinserirsi nella società e nell’ambito lavorativo.
La gita ci ha fatto capire e riflettere su quanto facile possa essere cadere nella dipendenza da sostanze le quali portano le persone a perdere le relazioni sociali e soprattutto le relazioni affettive: nella maggior parte dei casi si tratta di situazioni di disagio sottovalutate e purtroppo addirittura ignorate sia dai soggetti interessati che dalle persone che gli stanno attorno.
Grazie a questa gita molti di noi hanno aperto gli occhi su questo argomento che, purtroppo, al giorno d’oggi è molto presente tra noi giovani.
Ciò che riteniamo più importante è dire no alla droga ma soprattutto dire no alle tentazioni negative della vita ,credere in sé stessi perché ognuno di noi è speciale a modo suo e per questo non c’è bisogno di nascondersi dietro a persone che non siamo perché vorrebbe dire mentire a noi stessi.

Schio,12 Aprile 2017