Tipi da Garbin?

IL BOMBO (bombus militarium)

Bombus

Bombus

E’ un insetto che passa il tempo a far rispettare le regole all’interno di Insettopoli.
Quando passa, tutti gli altri insetti, fissano intensamente il suo grazioso e soffice sederino giallo, ma non solo, anche la sua testa non scherza nel farsi notare: se vedete un bagliore di luce che cammina, è sicuramente lui.
Questo insetto tiene molta attenzione alla postura, difatti vola con il busto eretto, ali indietro e ben spiegate. L’unico problema è che, non avendo più supporto dall’alto delle ali, deve continuamente battere le zampe anteriori per non cadere a terra.
Il bombus, a differenza degli altri insetti, utilizza dei motti, ad esempio: “peace and love” per gli amici e invece “ripeti mosca” per i suoi ex alunni, dato che lui è in pensione.
Vive abitualmente all’interno dell’alveare in una casetta assieme alla sua moto.
Il bombus odia tornare a casa, perché, essendo l’unico insetto maschio, è sempre colpa sua, difatti non vede l’ora di trovarsi una moglie.
Se durante il vostro tragitto ne incontrate uno, il nostro più sincero consiglio è: o fuggire, oppure socializzare con lui, con un semplice “peace and love”.
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RADUS

Radus, tipo di ragazzo molto frequente da vedere in città piccole, sempre in gruppo o da solo; dipende dai casi, o dal suo umore.
La sua “gang” è formata sia da maschi che da femmine, tutti più o meno uguali a lui, a volte non li conosce neanche, ma stare in gruppo è ciò che gli importa, anche se con la sua piccola statura è quello che si nota di meno. I capelli solo lunghi e ricci, sempre nascosti da un cappello e caschetto, lo toglie solo se si fa le treccine, un po’ femminili ma per lui sono molto stilose e guai a chi gli toglie il cappello!
Si muove quasi saltellando, con un movimento sciallo e tranquillo, e quando ha felpe più grandi sembra ancora più piccolo.
Ultimamente si porta lo skateboard e sembra piacergli molto, anche se ancora non l’abbiamo visto provarlo. Sicuramente quando lo incontrerete vi saluterà con una frase del tipo “Yo vecchio, come te la passi?”. Non sapete come rispondergli? Semplicemente battetegli il cinque e rispondete con un “Bene!”.
Se vuoi incontrare un esemplare di Radus ti consigliamo il parco, o posti con panchine, sicuramente sarà lì con due o tre dei suoi amici ad ascoltare musica. Se ne incontrate uno, salutatelo, gli farà sicuramente piacere, soprattutto se è solo.
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STRILLIUMS

Volete sapere cosa esce fuori se uniamo un essere umano a una scimmia?
Un esemplare unico al mondo, raro da trovare in giro e che nessuno mai potrà sostituire: Nikolaj, noto anche come Strilliums gorilla.
Grande, alto, grosso, forte, robusto e formoso, lo si distingue anche da un chilometro di distanza semplicemente per la sua camminata gorillesca ‘’Huhuhahahuhu…’’.
Lo si identifica subito anche ad occhi chiusi, grazie al suo timbro vocale, che è conosciuto come tromba che inaugura l’inizio delle Olimpiadi; se sentite ‘’Eh, ragazzi’’, è lui, e senza nessun ombra di dubbio.
Con i capelli corti, arruffati e il pelo nero e folto.
Nonostante la grandezza e l’aspetto imponente è uno degli esseri di molto valore che caratterizza l’Ipsia Garbin.
Ha un naso largo come la linea dell’equatore, il sedere grande e tondo, come i tamburi che suonano nei riti africani, ma con più forma.
I gorilla sono animali relativamente pacifici e tranquilli, ma nel suo caso dipende da come si alza e da che persona ha davanti.
Non ha un carattere preciso, ma da come abbiamo potuto verificare sa essere molto cattivo e antipatico nei confronti di chi non conosce, però molto protettivo nei confronti delle persone a cui è legato.
Di solito lo puoi trovare nei posti frequentati da molte persone: nei giorni feriali si trova all’Ipsia Garbin, sempre circondato da un sacco di gente, invece nei giorni festivi è nelle discoteche a fare il buttafuori.
Cosa fare se lo incontri?
Beh, prima di tutto ripararsi dalla sua voce strillante, mettersi i tappi nelle orecchie, dopo di che mettersi l’armatura e infine… SCAPPARE!!
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ZION CARACTERUS VARIABILIS

Zion caracterus variabilis è una persona bassa, magra e, per sembrare più alta, porta i tacchi.
Ha i capelli mogano e due occhi grandi e marroni.
Quando arriva in classe, cambia sempre umore a seconda dell’andatura della giornata.
È molto collaborativa e aperta al dialogo.
Le tipiche frasi che dice spesso sono: “State in silenzio!” oppure “Se non tacete, venti flessioni!”.
Il suo habitat naturale è la foresta pluviale, ma in ogni luogo si trova bene e si adatta.
Cosa fare quando la si incontra? Devi stare sempre attenta a quello che dici e come lo dici, perché cambia umore facilmente, risultando lunatica.
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LUPUS MALINIUS

Lumbar era un’animaletta puzzolente, pelosa e sempre aggressiva con tutti. Viveva nelle caverne in alta montagna, ma qualche volta scendeva nei villaggi per giocare, però tutti scappavano a causa del suo aspetto orribile.
Era una tipa solitaria, i suoi unici amici erano un rametto, che usava per disegnare sulla terra e la frase che usava per cacciare gli intrusi “Non rompere sennò ti spacco la faccia”.
Col suo modo di camminare pareva che fosse la migliore del mondo e quando passava erano sempre gli altri a doversi spostare.
Non era stata sempre così, lo diventò a causa del rifiuto verso di lei, infatti, quando arrivava l’estate, scendeva nei villaggi per giocare e fare amicizia.
Se siete in un villaggio e volete attirare Lumbar portate dei colori e un album da disegno e vedrete che nel profondo sa essere dolce e giocherellona.
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LOBBANUS

Lui è Lobbanus: un essere di media statura, magro, look da nerd, capelli color carota, occhi verdi nascosti spesso da occhiali grandi e lucenti, con un apparecchio.
Ha uno zaino enorme e porta sempre con sé due dizionari: lo Zanetti (latino) e il Rocci (greco), li considera i suoi migliori amici.
Abita con i suoi genitori, ma non lo trovi mai a casa. E’ sempre in biblioteca, sembra che sia questo il posto dove vive.
Scommettiamo che l’unica cosa di cui si ciba sono i libri e le enciclopedie?
Spesso è isolato, ama la solitudine perché riesce a concentrarsi meglio. Anche se a volte vuole essere circondato da persone per essere apprezzato.
E’ un ragazzo divergente, rispetto ai suoi simili.
Approfitta di ogni evento per far emergere il suo essere intellettuale, proprio perché adora mostrarsi superiore. Solitamente lo senti parlare in greco e latino, credendo di essere l’unico a capirlo.
E’ dotato di un’autostima molto elevata, è sicuro di quello che dice e si capisce dal tono di voce molto acuta che usa. Ma, alcune volte, questa sicurezza diviene segno di prepotenza.
Quando si rapporta con i suoi pari, traspare il suo voler sembrare migliore rispetto a loro. Crediamo che nessuno sia alla sua altezza e guai a chi lo contraddice.
Durante le ricreazioni, si ferma a parlare con i professori e il dirigente scolastico.
La sua arma di difesa è l’intelligenza, ma è anche il motivo per cui vantarsi.
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Classe 1BS – Sede di Schio

Al Garbin una grande novità

La Dirigente Scolastica Marina Maino

La Dirigente Scolastica Marina Maino

Le vacanze per gli studenti sono appena cominciate, ma i docenti al Garbin di Schio e Thiene sono in piena attività.
Tra chi è impegnato in Esami di Stato, chi nei corsi di recupero per gli alunni con debito e altri in attività di programmazione per l’avvio del prossimo anno scolastico, non si può certo dire che la scuola abbia chiuso i battenti, anche se molti, erroneamente, lo pensano.
In via di conclusione un anno scolastico intenso di iniziative, proposte e progetti, ecco già ai blocchi di partenza l’a.s. 2016/17 con una grande novità.
Per il prossimo anno scolastico, che inizia ufficialmente nella nostra Regione il prossimo lunedì 12 settembre, il Garbin ha in serbo una nuova iniziativa.
L’anno, per i ragazzi iscritti alla classe prima, sia nella sede di Schio che in quella di Thiene, inizierà per i ragazzi una settimana prima, esattamente il 5 settembre, dalle ore 9.00 alle ore 12.00.
In collegio docenti si è deciso infatti di far iniziare le classi prime in anticipo e di dar loro un giusto spazio di ulteriore Accoglienza. Dall’analisi dei risultati degli esiti finali di questi ultimi tre anni, si è osservato come la classe prima rappresenti per molti studenti uno scoglio difficile da superare. Ecco allora l’idea di offrire ulteriori occasioni di lavoro su obiettivi comuni a più discipline in modo da limitare e/o diminuire gli insuccessi. L’obiettivo è quello di fornire le basi indispensabili all’acquisizione delle competenze trasversali per poi procedere meglio, con un ripasso degli elementi fondamentali di matematica-fisica (disciplina nella quale sono sempre evidenti tante lacune pregresse), dare elementi di metodo di studio (quali la comprensione del testo, la sottolineatura, la sintesi, l’individuazione di parole e frasi chiave), fornire un ripasso di inglese e porre le premesse per l’avvio del francese e/o delle discipline di indirizzo, oltre a lavorare sulle competenze di cittadinanza.
L’obiettivo cardine quindi dell’Accoglienza 2016/2017 potrebbe essere riassunto nello slogan: “Iniziamo prima per imparare a imparare”.
La scuola inizierà perciò per le classi prime il 5 settembre con una settimana di anticipo (da lunedì 5 a sabato 10) rispetto alle altre classi. La giornata di studio avrà la durata di tre ore (ore 9.00-12.00) giornaliere tutte dedicate a queste attività di sostegno/recupero/accoglienza.
Aspettiamo con entusiasmo e fiducia i nuovi “garbiniani”! A presto!

La dirigente dell’Istituto “G.B. Garbin”
Prof.ssa Marina Maino e la commissione accoglienza
Schio, 21.06.2016

Gli studenti del “Garbin” incontrano Leoluca Orlando

Il primo giugno 2016 alle ore 9.00 alcuni studenti, rappresentanti degli Istituti Superiori di Schio, si sono riuniti in piazza Falcone-Borsellino per incontrare il sindaco di Palermo Leoluca Orlando. La celebrazione della memoria delle vittime della mafia è iniziata con la presentazione, da parte del sig. Massimiliano Marangon, dei rappresentanti del comune di Schio, di altri comuni e di altre istituzioni e associazioni. A prendere la parola è poi stata l’assessore Cristina Marigo che, oltre a portare i saluti del sindaco, assente per precedenti impegni, ha introdotto il tema dell’incontro. A seguire la lettura, da parte di alcuni ragazzi, delle testimonianze della vita di vittime della mafia. Si è poi entrati nel vivo della celebrazione con l’intervento del professore Franco Venturella, presidente dell’associazione “Cittadini per Costituzione “. Nel suo discorso, rivolto soprattutto ai giovani, ha più volte sottolineato l’importanza di combattere l’indifferenza e l’ignoranza con l’impegno e la cultura. Prima di cedere la parola a Leoluca Orlando, due studenti hanno deposto una corona in ricordo di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino vittime entrambi della lotta contro la mafia.

leoluca2

Molti gli argomenti trattati da Leoluca Orlando ma i due principali sono stati la mafia e l’immigrazione, temi apparentemente diversi, ma accomunati dall’indifferenza dell’uomo. “ L’indifferenza uccide più delle mafie”, ha affermato il sindaco palermitano. Una frase incisiva che deve indurre le persone a dare importanza anche alle piccole cose e a non accantonarle perché non riguardano direttamente. Con grande enfasi ha poi assicurato che oggi Palermo non è più dominata dalla mafia. Citando ancora le sue parole: ”Quando non accadono omicidi significa che la mafia regna incontrastata, quando invece si verificano vuol dire che o qualcuno sta mettendo loro i bastoni tra le ruote o c’è uno scontro tra famiglie mafiose” . Ha poi raccontato dei suoi stretti rapporti con alcune vittime della mafia e del matrimonio, celebrato in gran segreto per motivi di sicurezza, tra Giovanni Falcone e Francesca Morvillo. E’ passato poi al tema dell’immigrazione ribadendo l’importanza della Sicilia come terra di salvezza per gli immigrati. Moltissimi migranti vengono accolti a Palermo e molti di questi, per sopravvivere durante le traversate su stipatissimi gommoni, hanno ucciso fratelli, sorelle, genitori con un semplice colpo di spalla per farli cadere in mare. Come ad esempio un minore che, scampato ad un naufragio, non voleva parlare con nessuno sentendosi colpevole per aver ucciso i fratelli pur di salvarsi. Di questi minori non accompagnati o orfani Leoluca Orlando si sente il padre. Così come si è sentito il padre di un bambino africano che sognava di giocare a calcio ma non poteva farlo essendo solo, ha fatto tutto ciò che poteva affinchè questo sogno si potesse realizzare.

Leoluca Orlando si è congedato citando Bertold Brecht : prima di tutto vennero a prendere gli zingari e fui contento perché rubacchiavano. Poi vennero a prendere gli ebrei e stetti zitto, perché mi stavano antipatici. Poi vennero a prendere gli omosessuali, e fui sollevato perché mi erano fastidiosi. Poi vennero a prendere i comunisti, e io non dissi niente perché non ero comunista. Un giorno vennero a prendere me, e non era rimasto nessuno a difendermi.

Gli studenti della 2BC dell’IPSIA “GB Garbin” di Schio

Chelouane Mohamed
PetrovicAna
Simonato Valentina
Toniolo GiuliaLeoluca Orlano

Concorso Fashion Game 2016

Premiate le idee “eco-chic” dell’indirizzo moda dell’Istituto Professionale Garbin di Thiene

La premiazione del concorso Fashion Game, iniziativa promossa da Confartigianato rivolta al triennio delle scuole superiori vicentine ad indirizzo moda e artistico, si è svolta stamane 26 maggio 2016 nella cornice del Teatro Comunale di Vicenza alla presenza delle squadre che hanno concluso tutto l’iter previsto, delle loro classi di appartenenza, degli insegnanti che le hanno accompagnate durante il percorso, dei dirigenti scolastici e degli imprenditori artigiani del settore Moda che hanno ospitato gli studenti in visita presso le proprie aziende, uno degli step fondamentali del concorso.

Fashion Game - La squadra dell'Ipsia di Thiene

Fashion Game – La squadra dell’Ipsia di Thiene

Sono state ventuno le squadre che hanno aderito, provenienti da cinque istituti (Montagna di Vicenza, Garbin di Thiene, Scotton di Breganze, Martini di Schio, Sartori di Lonigo, ITI Marzotto di Valdagno), e sono state quattordici quelle che hanno poi portato a termine i lavori, presentandoli prima alla commissione giudicatrice, che li ha valutati e ha decretato il vincitore, e poi in occasione della premiazione.

Nel corso della mattinata, aperta dal presidente di Confartigianato Vicenza Agostino Bonomo, c’è stato spazio per la testimonianza d’impresa di Matilde Rogato, della Pivvicci di Palermo, azienda di moda e design che opera esclusivamente con materiale riciclato, in linea dunque con il tema dell’edizione di quest’anno del Fashion Game, ovvero “ECO Chic”, la “Moda etica” attenta all’ambiente.
Il primo posto, per l’idea e il prodotto completo che si è concretizzato proprio in maniera “eco-compatibile”, è andato alla squadra “La Petite Rose” dell’I.P.S. “G.B. Garbin” di Thiene, con un terzetto di classe terza composto da Angelo Reghelin, Francesca Frigo e Sara De Toni, accompagnate dalla prof.ssa Stefania Russo e dalla dirigente scolastica, prof.ssa Marina Maino.
ex aequo con la squadra del “Sartori” di Lonigo.

La motivazione del premio per gli studenti del Garbin ha sottolineato “oltre che l’incontenibile estro creativo, la curiosità di ricercare e provare materiali e tecniche sempre nuovi e diversi, anche per la cura dei dettagli che sottolinea l’attenzione del progetto realizzato, in linea con l’upcycling, di unire l’aspetto ecologico e sostenibile a quello imprenditoriale”.

Ad ognuno dei vincitori è stato consegnato uno zaino realizzato dall’azienda Pivvicci, che nelle sue creazioni segue proprio i criteri dell’”upcycling”. Il premio alla squadra del Garbin è stato consegnato da Lorella Bertoldo, vice presidente del Mandamento di Thiene.

L’Istituto Garbin, oltre a vincere l’edizione del concorso 2016, ha ottenuto anche una menzione speciale per soluzioni alternative e molto creative con una seconda squadra, la “Game Over”. La menzione speciale è stata attribuita per la consapevolezza dimostrata dalle studentesse sull’utilizzo di prodotti “diversi”, che si allontanano dalla consueta idea di abbigliamento. Infatti, il lavoro del team thienese ha prodotto borse, accessori e oggetti di design realizzati con materiali destinati al disuso, utilizzando tappetini da bagno, buste di nylon, ombrelli rotti, cinture di sicurezza per auto, magistralmente uniti tra lor grazie ad un efficace spirito creativo e di innovazione.

A consegnare la menzione di merito è stato Stefano Stenta, presidente uscente e della Categoria Moda di Confartigianato.

Nelle sue valutazioni, la commissione giudicatrice (composta da Stefano Stenta dell’Atelier Stimamiglio, da Marcella Bellocchio, curatrice del progetto e trend forecaster, e da Silvia Schiavo dell’azienda So.Sisters di Altavilla) si è basata su tre criteri: “coerenza”, in quanto il manufatto e il materiale dovevano esprimere coerenza al tema “ECOChic”, dimostrando che la moda etica può essere trendy e anche socialmente utile, rispettosa dell’ambiente, aperta alle influenze dei Paesi in via di sviluppo e alle diverse culture; “innovazione”, ovvero la capacità tecnica e l’originalità apportate al capo usato per innovarlo e renderlo ECOChic; infine “tecnica”, considerando la qualità di tutti gli elaborati presentati per ogni step, la completezza della documentazione, la chiarezza dei contenuti e la modalità di presentazione.

Le ditte che hanno collaborato al progetto e reso possibile il concorso che prevedeva anche alcune uscite in azienda sono state l’Atelier Stimamiglio di Vicenza, So.Sisters di Altavilla, Zanebet di Torrebelvicino, Sartoria Silvio Zanella di Schio, atelier Anna Viero di Sandrigo, Forhorses di Marano Vicentino e La Pony di Noventa Vicentina.

La dirigente Maino ha espresso la più viva soddisfazione per l’ottimo risultato raggiunto dalla sua scuola e per la genialità dei ragazzi nella scelta dei materiali da utilizzare per la confezione degli abiti. Chi avrebbe mai detto che delle foglie secche di palma raccolte in un giardino di Carrè, trattate con della colla vinilica sarebbero diventate una bellissima gonna o accessorio? Ai ragazzi la fantasia certo non manca e all’indirizzo Garbin possono sicuramente svilupparla sotto la guida attenta e professionale di docenti competenti ed innovativi. La dirigente ha poi rivolto un ringraziamento particolare alla prof.ssa Stefania Russo, coordinatrice del progetto e vincitrice morale dell’intera impresa”.

Per vedere quanto il Garbin sa trasmettere ai ragazzi, la scuola Vi attende all’appuntamento di fine anno al Teatro Comunale di Thiene il 30 e 31 maggio alle ore 20,30: sfilata di moda e non solo!


Alcune creazioni delle nostre designer

Creazioni del Garbin Creazioni del Garbin Creazioni del Garbin Creazioni del Garbin


30 modi per dire umano

Collocato all’interno degli eventi del tema culturale dell’Amministrazione Comunale scledense, grazie all’apporto fondamentale della Società Filosofica Italiana Sezione Vicentina, nella persona del Presidente Prof. Di Cintio, alla collaborazione tra gli Istituti Superiori Zanella e Garbin e da un progetto nato e strutturato all’interno della realtà del Lions Kairos, domenica 29 maggio alle ore 20.30 si svolgerà, nello Spazio Espositivo del Lanificio Conte di Schio, l’evento pubblico 30 MODI PER DIRE UMANO, sviluppato per affrontare la tematica concernente la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo.
Gli studenti sono stati coinvolti incontrando una pluralità di figure dell’ambito culturale, sociale e professionale vicentino per trattare nel dettaglio il tema plurisfaccettato, complesso e, a tratti, contraddittorio dei diritti umani, della loro codificazione e applicabilità.
Gli studenti hanno poi svolto una riflessione collettiva sul significato dei 30 articoli della Dichiarazione dando vita ad una mostra costituita da 30 sedie, ciascuna metafora e concretizzazione visiva e concettuale dell’articolo corrispondente: sedie di scuola come simbolo della cultura della pace, dell’impegno sociale, della corresponsabilità e della responsabilità che non possono non nascere nei contesti educativi preposti allo sviluppo della personalità individuale e della partecipazione sana e consapevole alla vita collettiva della comunità.
Parallelamente una parte degli studenti hanno lavorato alla realizzazione di un piccolo spettacolo teatrale attraverso un laboratorio gestito e curato dall’attore e regista Mirko Artuso, personalità di spicco del panorama intellettuale italiano, in collaborazione con la Fondazione Teatro Civico di Schio.
L’ INAUGURAZIONE avrà luogo il 29 maggio 2016 alle ore 20.30 presso il Lanificio Conte di Schio e prevederà la visione della MOSTRA, la messa in scena dello SPETTACOLO TEATRALE e la PROIEZIONE VIDEO del percorso svolto, grazie alla collaborazione con il dott. Tobia Campana.
Apertura dal 30 maggio al 4 giugno: tutti i giorni 16.30-18.30. Ringraziamo il Comune per la concessione degli spazi del Lanificio Conte.

30 modi per dire umano

30 modi per dire umano


Rassegna Stampa:

– Il Giornale di Vicenza – Altovicentinonline.it